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Inaugurata La Casa di Lia. Una nuova struttura di accoglienza per le persone senza dimora dedicata a Lia Varesio
Questa mattina è stata ufficialmente inaugurata La Casa di Lia, una nuova struttura di accoglienza situata in via Magenta 6 bis, nel cuore di Torino e a pochi passi dalla stazione di Porta Nuova.
Lo spazio, che offre dieci posti letto, è stato intitolato alla memoria di Lia Varesio, attivista torinese nota per aver dedicato la sua vita ad aiutare gli ultimi e in particolare le persone senza dimora.
La Casa di Lia si propone come un luogo sicuro e accogliente, dove le persone che si trovano in difficoltà possono trovare un riparo dignitoso e al tempo stesso un ambiente che possa favorire il recupero della dignità e il reinserimento sociale. La struttura, oltre a funzionare come dormitorio durante la stagione fredda, nei mesi più caldi amplierà la sua offerta integrando altri servizi quali la possibilità di ascolto, l’accesso a docce e il supporto logistico, per rispondere in modo ancora più completo alle necessità quotidiane degli ospiti.
Presente al momento inaugurale l’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, che ha affermato: «L’offerta di accoglienza va aumentata e diversificata perché le domande delle persone nel tempo cambiano e occorre quindi ampliare le possibilità per poter rispondere concretamente all’emergenza abitativa. Negli anni la Città di Torino l’ha fatto e lo sta facendo, anche attraverso la diversa dislocazione geografica delle strutture di accoglienza, e ne è un esempio l’ex Buon Pastore.
Come amministrazione alcuni mesi fa abbiamo voluto anche noi ricordare e omaggiare Lia Varesio con una delibera che ha fatto di Torino l’avanguardia nella residenza virtuale. A lei abbiamo infatti intitolato gli indirizzi virtuali. A nome della Città ringrazio quindi tutti i soggetti coinvolti in questa iniziativa che rinforza la speranza che le cose possano andare sempre meglio e che le persone possano trovare tutte il tipo di accoglienza di cui hanno bisogno».
La nuova struttura, già attiva comunque da alcune settimane, è il risultato di un progetto realizzato dall’associazione Bartolomeo & C., in collaborazione con i Padri Camilliani e con il sostegno della Fondazione Specchio dei tempi.
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