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Parte da Torino l’agenda dei Comuni con le proposte dei Sindaci
Sindaci dei Comuni capoluogo di Provincia, di Regione e di Città Metropolitana da tutto il Paese hanno preso parte questa mattina all’incontro con il Vicepresidente Esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto organizzato da Anci, Città metropolitana e Città di Torino. “L’Agenda per le città: le proposte di Sindaci” il tema al centro dell’incontro che è stato occasione per presentare proposte e priorità per la Politica di Coesione e per i programmi europei che mettano al centro un nuovo protagonismo dei Sindaci.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente Anci Piemonte Davide Gilardino, del Prefetto Donato Cafagna e dell’Assessore della Regione Piemonte Enrico Bussalino l’incontro, moderato dal Vicepresidente Anci e Sindaco della Città metropolitana e di Torino Stefano Lo Russo, ha visto la relazione del Vicepresidente Esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, giunto a metà della programmazione, che, nel ciclo 2021-2027, vale 77,9 miliardi di euro.
Sì sono poi susseguiti gli interventi del Sindaco di Ascoli Piceno e Presidente de Consiglio nazionale Anci Marco Fioravanti; la Sindaca di Campobasso Maria Luisa Forte, il Sindaco di Bologna e Coordinatore dei Sindaci metropolitani Matteo Lepore, il Sindaco di Vicenza e Coordinatore dei Sindaci Capoluogo di Provincia Giacomo Possamai; del Sindaco di Ancona e Vicepresidente Vicario Anci Daniele Silvetti ed è proseguito il dibattito con interventi di numerosi altri primi cittadini in sala e in collegamento da remoto, tra cui il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e quello di Milano Beppe Sala. Le conclusioni sono state affidate al presidente di Anci e Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Nella capacità di realizzare progetti i Comuni si sono dimostrati i più virtuosi tra le amministrazioni pubbliche: per il PNRR l’85% degli interventi ha visto è stata avviato, una percentuale che per Torino e l’area metropolitana sale al 100%. Le Regioni sono al 72% mentre le grandi imprese pubbliche come RFI, ANAS o GSE sono al 59%. Una risultato che li spinge candidarsi a gestire e investire nuove risorse nei futuri programmi di investimento. Da una prima ricognizione tra i Comuni capoluogo e le Città Metropolitane, cui hanno risposto 50 amministrazioni, sono pervenuti 1.212 progetti per un valore di 17,2 miliardi di euro che danno priorità a: politiche abitative, infrastrutture, rigenerazione urbana e periferie, transizione ecologica, edilizia scolastica, welfare, patrimonio culturale e valorizzazione territoriale. Tra le richieste dei Sindaci, l’assegnazione diretta delle risorse della Politica di Coesione a Città e Comuni, evitando intermediazioni istituzionali e semplificazioni nelle procedure di attuazione dei progetti in tutte le fasi con particolare riferimento ad autorizzazioni, appalti, rendicontazione e monitoraggio.
“Da Torino – ha detto il Sindaco Lo Russo al termine della mattinata – parte un contributo di contenuto, atto a definire l’agenda europea delle città. L’Europa che le città vogliono è un’Europa dell’inclusione, un’Europa coesa, è un’Europa della competitività in un scenario internazionale che cambia molto rapidamente e che deve riprogrammare con flessibilità gli strumenti di sviluppo. L’obiettivo della mattinata di oggi era proprio quello di consegnare nelle mani del Vicepresidente Fitto un documento analitico con proposte concrete, che rappresentano il contributo che i comuni italiani vogliono dare alla discussione europea che definirà la nuova Europa che tutti vogliamo, un’Europa coesa socialmente, competitiva, che valorizza le proprie specificità ma con una dimensione continentale che sta proprio nella sua capacità di avere valori. La dimensione che vogliamo valorizzare è proprio quella di un continente che può e deve giocare una partita in questo scenario internazionale da assoluto protagonista”.
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