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“Beneath the surface”, la seconda edizione di EXPOSED Torino Foto Festival
Raccontare, attraverso la fotografia contemporanea, la complessità e le sfide del nostro tempo, dal cambiamento climatico alle disuguaglianze sociali, dalla memoria storica al rapporto tra uomo e tecnologia. È l’obiettivo di Beneath the surface, la seconda edizione di EXPOSED Torino Foto Festival, che da oggi 16 aprile fino a lunedì 2 giugno propone, a titolo gratuito e in diversi musei e sedi espositive della città, dodici mostre, di sedici artisti internazionali.
“È una grande felicità essere qui oggi per inaugurare la nuova edizione di EXPOSED – ha dichiarato l’assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia –. Un festival che continua a crescere grazie all’impegno e alla collaborazione di tutte le istituzioni con cui abbiamo avuto il piacere di dialogare. Il Sistema Torino ha fatto, ancora una volta, la differenza. Proprio da questa energia condivisa nasce anche il programma diffuso degli Echoes, a cui mi sento particolarmente legata. Un sentito ringraziamento, quindi, a tutte e tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto. E lunga vita al Festival Internazionale di Fotografia di Torino”.
All’Accademia Albertina di Belle Arti, quartier generale del festival, cinque artisti presentano progetti che riflettono sulle tensioni del presente. Il fotografo congolese Georges Senga propone Décalquer, un’indagine visiva su una comunità dimenticata di origine nippo-congolese, nata da un passato minerario segnato dal neocolonialismo. Accanto a lui, l’artista statunitense Gregory Halpern, membro dell’Agenzia Magnum, espone Omaha Sketchbook, una serie di immagini che esplorano la città di Omaha, Nebraska, con uno sguardo che mescola elementi di cultura rurale e urbana. Halpern ha scelto questa città come teatro di indagine per raccontare una realtà sospesa tra passato e futuro. Le sue fotografie sono un racconto visivo che riflette sulle tensioni sociali, economiche e culturali che segnano la provincia americana.
Lisa Barnard, artista e ricercatrice britannica, presenta la sua prima retrospettiva a Torino con Running Fast – Senses Off, una riflessione sull’interazione tra guerra, tecnologia e percezione visiva. Il lavoro combina estetica fotografica e ricerca sul campo, muovendosi tra droni, realtà virtuale ed ecosistemi naturali. Silvia Rosi, vincitrice del C/O Berlin Talent Award 2024, porta in mostra Disintegrata, un progetto che intreccia autoritratto e memoria diasporica, rievocando la fotografia da studio dell’Africa occidentale come strumento di rappresentazione identitaria. Valeria Cherchi, vincitrice nell’ambito dell’avviso pubblico Strategia Fotografia 2024, assegnato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura italiano, presenta invece RE:Birth, un lavoro personale e politico che affronta il tema della violenza ostetrica e ginecologica, costruendo una narrazione stratificata tra archivio, testimonianza e paesaggio.
All’Archivio di Stato il taiwanese Sheng-Wen Lo espone Not Bad Intentions. Attempts to Coexist, progetto in collaborazione con FOTODOK e curato da Daria Tuminas, che mette in discussione l’antropocentrismo nelle politiche ambientali, con opere che spaziano dall’installazione al video. Il progetto si avvale del contributo di OGYRE, startup italiana impegnata nella salvaguardia dell’Oceano, che ha donato le reti da pesca dismesse presenti in mostra e ha avviato una campagna di recupero rifiuti per la protezione della biodiversità marina in collaborazione con EXPOSED.
Nella stessa sede, la mostra collettiva To Be In and Out of the World, curata dalla ricercatrice e scrittrice Zoé Samudzi, presenta i lavori di tre artisti internazionali, Tiffany Sia (Hong Kong), Ahlam Shibli (Palestina) e Nolan Oswald Dennis (Sudafrica), in una triangolazione visiva che indaga il rapporto tra territorio, appartenenza e potere attraverso approcci concettuali e politici.
Alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, il fotografo boliviano River Claure, vincitore dell’EXPOSED Grant for Contemporary Photography 2024, espone Once Upon a Time in the Jungle, una rilettura dell’immaginario amazzonico che mescola western americano, cultura indigena e riflessioni postcoloniali.
Alle OGR Torino, Almost Real. From Trace to Simulation esplora il confine tra fotografia e intelligenza artificiale. La collettiva, curata da Samuele Piazza e Salvatore Vitale, riunisce Alan Butler (Irlanda), Nora Al-Badri (Germania/Iraq) e Lawrence Lek (Regno Unito/Singapore): tre visioni differenti per affrontare il ruolo dell’immagine generata, la simulazione museale e la coscienza artificiale.
Nell’atrio di Palazzo Carignano, Climate Tribunal di Paolo Cirio, artista e attivista italiano con una lunga carriera internazionale, si articola come un’installazione di denuncia simbolica nei confronti delle aziende responsabili del cambiamento climatico, trasformando i ghiacciai in soggetti giuridici e politici.
A CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, la fotografa italo-svizzera Olga Cafiero presenta Cultus Langarum, un progetto sviluppato durante una residenza d’artista presso l’Azienda Vinicola Garesio nelle Langhe. Il lavoro, tra fotografia sperimentale e documentazione del paesaggio, riflette sul rapporto tra territorio, sostenibilità e tradizione.
Alle Gallerie d’Italia – Torino, la retrospettiva The Heart of the Matter è dedicata a Carrie Mae Weems, figura centrale della fotografia afroamericana e internazionale. La mostra, curata da Sarah Meister in collaborazione con Aperture, presenta alcuni dei suoi lavori più emblematici insieme all’inedito Preach, una potente installazione sulla spiritualità come forma di resistenza storica delle comunità nere americane.
Il public programme
Arricchisce la manifestazione un public programme, che per tutta la durata del festival, da oggi a lunedì 2 giugno, animerà la città con visite guidate, talk, proiezioni, workshop e attività didattiche.
Il primo appuntamento sarà giovedì 17 aprile all’Accademia Albertina, con EXPOSED Talk Programme, che riunisce artisti, teorici e curatori per tre panel pubblici che affrontano i grandi temi del contemporaneo. Si apre alle 9.30 con “A Fascist Historical Present: Unravelling Italy’s Postcolonial Question”, un dialogo sulle tracce del colonialismo italiano nella cultura visiva. Alle 10.30 si parlerà del ruolo delle immagini sintetiche nel ridefinire la percezione del reale in “Almost Real. From Reality to Simulation and Back”. Chiude la giornata “Coexistence or Control? The Complex Ties Between Humans and Non-Humans”, alle 11:30, per riflettere sui rapporti tra umano e non-umano nell’era dell’Antropocene. Il calendario dei talk, in continuo aggiornamento sul sito web, sarà arricchito dagli appuntamenti realizzati in collaborazione con Torino Jazz Festival e The Phair nei mesi di aprile e maggio, oltre a quelli dei partner Echoes.
Giovedì 17 e venerdì 18 aprile torna EXPOSED Photomatch, il format alternativo di portfolio review realizzato con Fotofestiwal Łódź. Tredici fotografi selezionati tramite open call si confronteranno con esperti internazionali in uno spazio di dialogo aperto, che unisce momenti di revisione individuale a presentazioni pubbliche. Tra i reviewer figurano, tra gli altri, Arianna Rinaldo, Barbara Gregov, Enrico Stefanelli, Femke Rotteveel, Francesca Cirilli, Giuseppe Oliverio, Julia Rajacic, Krzysztof Candrowicz, Marta Szymańska, Matteo Mottin, Silvia Mangosio, Luca Vianello, Pedro Medina, Veronica Daltri.
Per gli amanti della fotografia analogica, una serie di appuntamenti (Lomowalks) in collaborazione con LOMOGRAPHY per scoprire la città in maniera inedita, lasciandosi ispirare dalle mostre di EXPOSED.
L’Educational Programme completa l’offerta del festival con strumenti pensati per rendere il festival fruibile a ogni livello di conoscenza e fascia d’età. Oltre a materiali informativi e testi di approfondimento, nelle sedi saranno presenti mediatori culturali per favorire l’interazione tra pubblico e opere. Per i più piccoli, EXPOSED ha ideato il Passaporto Kids, una guida educativa illustrata disponibile gratuitamente in tutte le sedi del festival.
Echoes: il fuori festival che attiva la città
EXPOSED si estende oltre il programma principale grazie agli Echoes, eventi realizzati in collaborazione con musei, gallerie, collettivi e spazi indipendenti del capoluogo torinese, che daranno vita a un calendario parallelo di appuntamenti.
Omaha Sketchbook – Gregory Halpern
Cultus Langarum – Olga Cafiero
Carrie Mae Weems: The Heart of the Matter – Carrie Mae Weems
Not Bad Intentions. Attempts to Coexist – Sheng Wen-Lo
Running Fast – Senses Off – Lisa Bernard
Climate Tribunal – Paolo Cirio
Almost Real. From Trace to Simulation – Group Show
Once Upon a Time in the Jungle – River Claure
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