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Droni per l’ispezione dei ponti, Torino partner del progetto di sperimentazione europeo ‘Capri’
Controlli più rapidi, precisi e senza dover imporre limitazioni alla circolazione: Torino, con oltre 250 ponti, sottopassi, cavalcavia e passerelle pedonali, guarda con interesse all’innovazione tecnologica dei droni per la manutenzione delle sue infrastrutture.
Questa mattina, su proposta dell’assessora all’Innovazione Chiara Foglietta, la Giunta comunale ha approvato l’adesione della Città di Torino, in qualità di partner, al progetto europeo “CAPRI – Cooperative UAVs Positioning for bRidge Inspection”.
«Il progetto CAPRI rappresenta un’importante frontiera nell’applicazione delle tecnologie emergenti, come i droni e l’intelligenza artificiale, per ottimizzare i processi di controllo e manutenzione – sottolinea l’assessora Foglietta -. Torino è orgogliosa di essere protagonista di questa sperimentazione che mette al centro l’innovazione, la sicurezza e l’efficienza, confermando il nostro impegno a valorizzare soluzioni tecnologiche capaci di migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini.»
«La partecipazione al progetto CAPRI rappresenta un’opportunità importante per sperimentare tecnologie che possono contribuire a migliorare il controllo e la manutenzione preventiva dei ponti della città – commenta l’assessore Tresso -. Torino guarda con interesse a queste innovazioni, consapevole del valore che possono avere nel garantire una gestione più efficace e puntuale delle infrastrutture, a beneficio della sicurezza e della continuità dei servizi per i cittadini.»
Co-finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), la sperimentazione ha l’obiettivo di sviluppare droni automatizzati dotati di intelligenza artificiale per l’ispezione dei ponti. La durata prevista del progetto è di due anni, con un investimento complessivo di circa 1,5 milioni di euro. Torino è partner istituzionale insieme a TXT e-tech (capofila), MAVTech, Fondazione LINKS e Inspectiondrone.
La Città contribuirà con un budget di 50mila euro, finanziato per metà dall’ESA e per metà con risorse interne, senza costi aggiuntivi per il bilancio comunale. Inoltre, Torino metterà a disposizione siti pilota per le prove operative, offrendo supporto per gli aspetti regolamentari e autorizzativi e collaborando alla validazione delle tecnologie sviluppate.
Il progetto CAPRI si basa su un sistema di localizzazione ibrido GNSS-UWB, che consente ai droni di operare anche in assenza di segnale satellitare, ad esempio nella parte inferiore dei ponti, tradizionalmente più difficile da ispezionare. Questo approccio permette di superare i limiti delle metodologie convenzionali, garantendo vantaggi significativi in termini di sicurezza ed efficienza.
I droni possono così raggiungere punti difficilmente accessibili, permettendo agli operatori di restare in aree sicure, mentre le immagini vengono trasmesse in tempo reale. In questo modo si riduce notevolmente il rischio per il personale e si evita la necessità di interventi diretti in condizioni pericolose.
Un ulteriore beneficio è l’assenza di limitazioni alla circolazione: a differenza delle ispezioni tradizionali, che richiedono l’occupazione temporanea di carreggiate o altre infrastrutture, l’uso dei droni non provoca interruzioni o rallentamenti al traffico, con evidenti ricadute positive sulla mobilità urbana.
Dal punto di vista economico, l’impiego dei droni riduce i costi delle ispezioni tra un quarto e un decimo rispetto ai metodi tradizionali, permettendo così controlli più frequenti e puntuali, aspetto particolarmente importante per enti locali con risorse limitate.
Oltre a questo, i droni forniscono dati di elevata qualità e dettaglio: immagini ad alta risoluzione, video, modelli 3D parametrici e analisi multispettrali o termografiche. Questi strumenti consentono valutazioni approfondite senza necessità di spostamenti sul campo e permettono di monitorare anche l’area circostante alle strutture, contribuendo a una gestione preventiva e integrata del rischio.
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