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Firmato in Prefettura il protocollo per il rafforzamento del centro “Spazio Comune”
E’ stato firmato questa mattina in Prefettura il Protocollo per il rafforzamento dello spazio polifunzionale “Spazio Comune”, realizzato secondo l’approccio One-stop Shop, per l’accoglienza, l’integrazione e la promozione della partecipazione delle persone rifugiate e richiedenti asilo nella Città di Torino.
Sottoscrittori dell’accordo Prefettura, Questura, Regione Piemonte, Città di Torino, ASL Città di Torino, Agenzia Piemonte Lavoro, IRES Piemonte, Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo e UNHCR – Agenzia ONU per i Rifugiati.
Nell’illustrare il protocollo, è stato sottolineato come l’iniziativa, frutto di un programma di intervento promosso in diverse città italiane da UNHCR, sia rivolta alla tutela di persone particolarmente bisognose di sostegno all’integrazione, vulnerabili e spesso non supportate da reti sociali, con importanti difficoltà nell’accesso autonomo ai servizi di integrazione, nell’individuazione di soluzioni abitative, e nell’inserimento nel mercato del lavoro.
Per il Prefetto Cafagna: «La firma odierna è importante, sottolinea e conferma un impegno comune finalizzato a rendere più agevole l’accesso ai servizi da parte degli stranieri, favorendone l’integrazione sul territorio. Un modo per prevenire manifestazioni di disagio sociale e promuovere azioni di contrasto delle forme di devianza che incidono sulla sicurezza pubblica».
Su tale linea hanno concordato il Presidente regionale Alberto Cirio e l’assessore alla Sicurezza e Immigrazione, Enrico Bussalino, secondo i quali: «La Regione Piemonte ha aderito a questo Protocollo perché crede in un modello di accoglienza capace di generare integrazione, “Spazio Comune” è una risposta concreta alle esigenze delle persone rifugiate, ma anche un esempio di come il lavoro sinergico tra istituzioni, enti locali e terzo settore possa produrre innovazione sociale e coesione».
«Voglio sottolineare il valore di questo protocollo, che nasce da un metodo di condivisione, dialogo e responsabilità tra istituzioni. Questo è ciò che rende Torino unica, e a questo metodo siamo fortemente legati – ha affermato Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali e Diritti della Città di Torino – Ringrazio in modo particolare UNHCR, senza il cui stimolo non saremmo qui oggi, perché questo percorso nasce dall’adesione di Torino alla Carta per l’Integrazione delle Persone Rifugiate proposta dall’Agenzia. Torino ha una lunga storia di impegno nell’integrazione delle persone straniere e rifugiate, che si riflette nello spirito di accoglienza del nostro Servizio stranieri in via Bologna, e lo Spazio comune rafforza e qualifica ulteriormente quel percorso.
Ringrazio tutti i partner, in particolare il Prefetto, il Questore, la Regione, le Fondazioni bancarie, che lavorano continuamente in sinergia con il Comune di Torino. Un ringraziamento particolare va al collega assessore Francesco Tresso, che ha la delega ai servizi civici, il cui prezioso contributo risulta fondamentale per garantire diritti e inclusione alle persone rifugiate e di origine straniera che vengono a Torino per ricostruire una vita migliore, e il cui personale é impegnato nello Spazio Comune di via Bologna da circa 3 anni».
Presso “Spazio Comune” sono attivi numerosi sportelli, tra cui: l’Anagrafe comunale, l’Agenzia Piemonte Lavoro, il punto d’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale in collaborazione con l’ASL, i programmi UNHCR come Welcome. Working for refugee integration e Community Matching, oltre a servizi di mediazione culturale, orientamento sociale e supporto giuridico. Fondamentale anche la presenza della cooperativa Senza Frontiere e la sinergia operativa con le altre istituzioni coinvolte.
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