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Il Sindaco all’assemblea annuale dell’Unione Industriali di Torino
Davanti a 800 tra imprenditori e manager torinesi, si è svolta questa mattina l’assemblea dell’Unione Industriali Torino. Ai lavori sono intervenuti il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini, il Vicepremier e Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.
La relazione del presidente dell’Unione Industriali Torino, Marco Gay, è stata aperta da un racconto per immagini di come saràTorino del 2100 realizzato utilizzando l’Intelligenza Artificiale.
Nella sua analisi il presidente ha espresso preoccupazione per il contesto internazionale.
“A Torino è già da tempo il momento del coraggio” ha poi riassunto, introducendo l’ampio capitolo della sua relazione dedicato al territorio dove l’associazione opera dal 1906. Sull’automotive Gay ha ribadito la necessità di recuperare “il sacrosanto principio della neutralità tecnologica”, cercando di “dare vita a una nuova industria torinese della mobilità” che comprenda auto, microcar, droni e soft mobility. “Abbiamo la filiera, il know how, l’ingegneria e allora abbiamo bisogno che tutti si prendano degli impegni chiari” ha rimarcato.
Ciò sarà possibile perché molto è già stato fatto: “In dieci anni le aziende di Torino sopra i 5 milioni di fatturato sono cresciute del 37% e i dipendenti del 24% – ha spiegato il presidente – è come se ogni anno nascesse un nuovo piccolo isolato industriale, con 62 mila persone in più che sono entrate in azienda tra il 2014 e il 2023”. A ciò si aggiunga che Torino è anche la terza città europea per investimenti in robotica. “È il segnale che nessuno sta ‘divorando’ il presente, ma stiamo investendo sul domani” ha garantito Gay. Ciò è tanto più vero guardando di qui al 2030, quando l’83% della crescita della domanda mondiale sarà assorbita da soli sette settori: aerospazio e difesa, robotica, chip, tecnologie energetiche, medicina, nanomateriali e alimentazione.
Guardando al mondo imprenditoriale Gay ha ribadito: “La crescita dimensionale sarà un requisito per stare nel futuro da protagonisti. Abbiamo scelto di dare vita al servizio “Destinazione crescita” che parte dall’esperienza della mappa della crescita di Piccola industria di Torino. Ci aspettiamo l’alleanza del settore finanziario e bancario. “Ma la crescita non è un fatto individuale. È un esercizio collettivo” ammonisce il leader degli industriali torinesi, sottolineando come servono impegni precisi sulle grandi infrastrutture come la Torino-Lione e il Terzo Valico con la Liguria. Un tema, quello dell’importanza strategica delle infrastrutture, condiviso dal Sindaco nel suo intervento: “Torino – ha detto Lo Russo – e lo ha ricordato anche Marco Gay, è la città che ha avuto sempre nel saper fare la sua cultura caratterizzante. Noi oggi non possiamo perdere tempo e sulle cose che non ci dividono bisogna lavorare insieme”. Questo secondo il Sindaco vale in particolare per quello che riguarda il tema delle infrastrutture, “su cui ci sono ritardi decennali e Torino deve recuperare terreno. Ci sono una serie di temi che tengono insieme chi ha a cuore il futuro della città”.
Il Sindaco ha poi sottolineato come la Città non abbia mai chiesto proroghe sulle scadenze del Pnrr: “Torino è l’unica città ad avere rispettato tutte le milestone sui cantieri”.
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