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La case history “Torino” al “City Vision” di Padova: digitalizzazione e sport nelle periferie le esperienze presentate dall’assessore Porcedda
Anche la città di Torino ha partecipato alla sesta edizione di “City Vision”, gli Stati generali delle città intelligenti, che si sono svolti il 20 e il 21 ottobre, a Padova, all’Auditorium Centro Culturale Altinate San Gaetano.
Si tratta del grande evento annuale con oltre 1000 partecipanti tra amministratori e dirigenti pubblici, imprese, ricercatori e innovatori provenienti da ogni regione italiana che si incontrano per condividere esperienze, progettare soluzioni e ridefinire il futuro delle città.
City Vision è la piattaforma di contenuti ed eventi che facilita lo scambio di esperienze, esigenze e soluzioni per la trasformazione intelligente dei territori. Un percorso di immersione nel futuro delle nostre città, un luogo dove conoscere tecnologie, opportunità e best practice necessarie per gettare le fondamenta della città del domani. Quest’anno si darà ancora più risalto alla condivisione di buone pratiche, tra storie di successo e modelli di governance innovativi che stanno trasformando le città in ambienti più vivibili.
L’assessore alla legalità, sicurezza, sistemi informativi e cybersecurity di Torino, Marco Porcedda, ha partecipato all’inaugurazione e a due importanti incontri nella giornata di martedì 21 ottobre.
Il primo è l’evento principale degli Stati generali delle città intelligenti 2025: due ore, dalle 11 alle 13, dove l’assessore si è confrontato sui temi più caldi nel campo della trasformazione intelligente dei territori, in una successione di interventi su esperienze cittadine e panel di confronto con amministratori pubblici e imprese.
Il secondo è un tavolo di lavoro che si è svolto, sempre il 21 ottobre, dalle 14,30 alle 16, incentrato sulla sicurezza dei territori.
«Ho portato a conoscenza della platea di Padova, l’esperienza di successo di Torino sul tema della digitalizzazione – afferma Marco Porcedda, assessore alla legalità, sicurezza, sistemi informativi e cybersecurity del capoluogo torinese – Ho sottolineato il concetto di prossimità sia umana sia digitale che abbiamo messo in campo portando la tecnologia e il suo utilizzo a livello di tutti i cittadini. Sul tema della sicurezza, invece, ho raccontato la case history che la nostra Città, insieme al gruppo sportivo della Polizia Locale, alle parrocchie e ad alcune associazioni sportive, sta portando avanti all’interno di alcuni oratori della periferia della città. Il progetto prevede lo svolgimento di attività sportive negli spazi oratoriali con l’obiettivo di togliere dalla strada i ragazzi delle fasce d’età più basse. Questo approccio di educazione alla legalità, di integrazione attraverso lo sport e di rispetto alle regole, elimina la necessità di vigilare».
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