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Luciana Littizzetto, testimonial della campagna di donazione degli organi, ospite all’Anagrafe Centrale di Torino
“Un atto di generosità gratuito”: così Luciana Littizzetto ha definito la scelta di donare gli organi. Un messaggio forte e sentito che l’attrice e comica torinese questa mattina ha voluto portare in prima persona all’Anagrafe Centrale di Torino, dove – accompagnata dall’assessore Francesco Tresso – ha incontrato le persone in attesa del rilascio della carta d’identità. Un momento importante, in cui ogni cittadino maggiorenne può esprimere la propria volontà in merito alla donazione di organi e tessuti dopo la morte.
L’impegno della Littizzetto su questo tema nasce anche da un’esperienza personale, come ha raccontato lei stessa: “Tutto è cominciato con una cara amica, in attesa di un trapianto di fegato. Ho vissuto con lei gli anni difficili, e quando finalmente è avvenuto il trapianto e lei è stata meglio abbiamo subito deciso di impegnarci per sensibilizzare le persone sull’importanza di questo gesto. Da lì è nato lo spot che ha iniziato a circolare on line e sui social e che oggi viene trasmesso anche nelle anagrafi”. Dall’11 aprile, Giornata Nazionale per la Donazione degli organi, il video della campagna promossa da AITF (Associazione Italiana Donatori di Fegato) è infatti in loop sugli schermi degli uffici anagrafici torinesi. Con il suo consueto humour e con un linguaggio diretto, Littizzetto invita i cittadini a “Dichiararsi Donatore di Organi”, sottolineando l’importanza di compiere una scelta consapevole e di grande valore.
“Ringrazio la Città di Torino per questa collaborazione – ha aggiunto l’attrice torinese – oggi è un’ulteriore conferma del valore di questo progetto. Sono felice di essere qui, nel luogo in cui ciascuno di noi può decidere se esprimere il proprio consenso. Capisco che il pensiero della morte faccia paura, spesso non ci si esprime e semplicemente si rimanda la scelta, perché non è una priorità in quel momento. Ma per chi ha vissuto certe esperienze, posso dire con forza che invece si tratta di una scelta importantissima. Prendersi questa responsabilità in vita, inoltre, significa anche non lasciare questo peso a chi resta”.
L’assessore Tresso ha aggiunto: “Donare è un atto di responsabilità, parte di un processo culturale che dobbiamo contribuire ad attivare. Con un semplice gesto possiamo salvare una vita. Per questo stiamo formando il personale dell’Anagrafe, affinché ponga la domanda nella maniera più adeguata nel momento del rilascio del documento di identità. Stiamo anche predisponendo nuovo materiale informativo, collaborando con tutte le associazioni impegnate sul tema. Inoltre, stiamo lavorando a un protocollo di intesa con la Città della Salute, che coinvolgerà tutte le realtà attive nella promozione della cultura della donazione”.
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