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MITO per la città, dal 10 al 23 settembre 103 occasioni per incontrare la musica
La rassegna MITO per la città, giunta alla sua diciassettesima edizione, la prima infatti si tenne nel 2009, affianca il festival MITO SettembreMusica condividendone il fine di emozionare con la musica dal vivo, ma privilegiando il pubblico di una rete sociale e topografica cittadina dell’assistenza, della cura e dell’accoglienza.
“MITO per la città è una rassegna musicale che porta la bellezza e l’emozione della musica nei luoghi della fragilità, dell’attesa e dell’incontro e, anche quest’anno, Torino si conferma città viva, sensibile, capace di far dialogare cultura, salute, educazione e coesione sociale – afferma Rosanna Purchia, assessora alla Cultura del Comune di Torino -. Con oltre cento appuntamenti diffusi, MITO per la città, che si affianca al prestigioso programma di MITO SettembreMusica, attraversa spazi simbolici e periferici carichi di significato e di storie come l’Istituto di Candiolo – IRCCS, la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, l’Ospedale Infantile Regina Margherita, il Parco della Pellerina e le Gallerie d’Italia, portando la forza della musica suonata dai nostri giovani talenti e da realtà straordinarie del territorio. È un programma che abbraccia tutta Torino, restituendole una dimensione più umana e partecipata. Ringrazio tutti i partner e le istituzioni coinvolte perché insieme stiamo costruendo una città in cui la cultura è davvero di tutti e per tutti”.
Il direttore artistico Giorgio Battistelli aggiunge: “MITO per la città rappresenta un valore fondamentale per Torino, confermando il legame vivo e concreto tra cultura, istituzioni e comunità locali. Grazie alla collaborazione con enti pubblici, ASL, scuole e realtà sociali, il festival porta la musica dove solitamente l’accesso agli eventi è più difficile: ospedali, case di accoglienza, istituti penali, centri per disabili.
Coinvolgendo giovani musicisti e valorizzando luoghi simbolici e periferie urbane, MITO per la città rende l’esperienza musicale inclusiva e partecipativa. Questa iniziativa contribuisce a rafforzare la coesione sociale, promuovendo l’incontro tra generazioni e culture diverse, in un’ottica di cura e attenzione alla fragilità. Un esempio virtuoso di come la musica possa davvero essere un bene comune.”
Il primo giorno di programmazione ne sarà un efficace esempio con un quartetto di tromboni che offrirà qualche minuto di repertorio popolare nella sua classicità all’IRCCS di Candiolo, con successive tappe per i minori detenuti al Ferrante Aporti e gli ospiti dell’RSA che continua l’attività dei Poveri Vecchi presso il medesimo storico edificio, con un finale incontro inter-etnico dedicato alle famiglie in difficoltà ospiti in una della Case di Accoglienza della Città di Torino. Nello stesso giorno il pubblico potrà anche scoprire la bellezza della Sala dei Mappamondi con una conferenza musicale di Paolo Gallarati, membro dell’Accademia delle Scienze.
Gli allievi del Conservatorio di Torino e i giovani laureati specializzandi del progetto Obiettivo Orchestra della Filarmonica TRT e della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, saranno ancora una volta i protagonisti dei momenti musicali, l’ormai tradizionale offerta di 20-30 minuti di musica. Le giovani eccellenze di due grandi realtà didattiche piemontesi saranno riuniti in 14 formazioni di archi e fiati, 55 elementi variamente e più o meno classicamente raggruppati e abbinati, dal duo flauto e chitarra al quartetto d’archi, di sax o di clarinetti, gruppi di ottoni e anche di fisarmoniche che, pronti a dimostrare l’efficacia emotiva della musica dal vivo, si impegneranno nella diffusione di agili momenti musicali spostandosi su mezzi attrezzati che percorreranno le periferie sociali e topografiche della città.
Ai momenti itineranti si affiancherà una programmazione diffusa e parallela di veri e propri concerti e spettacoli, con altri 63 artisti che si esibiranno in “spazi da concerto”, luoghi da scoprire o da riscoprire e altri proposti dai partner del Festival. In queste occasioni, il pubblico avrà l’opportunità di incontrare allievi e docenti del CFM – Centro Civico di Formazione Musicale della Città di Torino e l’antica Accademia Corale Stefano Tempia che, con un Combo Jazz CFM, presenterà in modo inaspettato pagine sacre di Duke Ellington e una Messa latina in chiave jazz nella Chiesa del Santo Volto.
Durante i 13 giorni di programmazione le varie formazioni raggiungeranno scuole materne e istituti professionali, mercati oggetto di riqualificazioni urbane, il teatro della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, oltre a toccare centri riabilitativi per pazienti psichiatrici o Alzheimer, senza trascurare di inaugurare con la musica un nuovo Centro ASL di supporto psicologico per adolescenti in Vanchiglia.
In sinergia con Torino Futura, la rassegna si articolerà ulteriormente in 40 appuntamenti rivolti ai bambini, nei nidi e nelle materne, nelle 16 scuole in cui hanno sede i Musei scolastici della Città di Torino, oltre che in varie realtà di accoglienza e di cura dei più giovani a partire dall’Ospedale Infantile Regina Margherita.
Saranno poi 20 i momenti musicali dedicati a strutture di assistenza alla disabilità e al disagio psichiatrico di ogni età, mentre un focus particolare sulla fragilità si tradurrà in questa edizione nell’indirizzare in grande prevalenza gli interventi in 6 ospedali cittadini presso i Day Hospital e i reparti di oncologia, a sottolineare con la musica l’attenzione psicologica dei servizi ai pazienti, ai familiari e anche al personale di ASL Città di Torino e Città della Salute.
Saranno presentati due interventi celebrativi finalizzati a riscoprire degli spazi cittadini: prima il parco della Pellerina, intitolato a Mario Carrara, uno dei 12 docenti universitari che rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista, nell’80° anniversario della Liberazione: qui agli ottoni si affiancherà un’attività di musicoterapia proposta da assistenti e assistiti dei servizi psichiatrici ASL. Nella celebrazione poi del centenario del Parco della Rimembranza alla Maddalena, MITO per la città offrirà due momenti musicali, dando fiato a un nuovo quintetto di giovani ottoni, mentre un gruppo di assistiti ASL proporrà ai presenti la condivisione di un ulteriore momento di arteterapia.
Saranno molti i modi di dimostrare una diversa sensibilità della musica, che invade ancora una volta tutta Torino nei giorni del festival MITO, sovrapponendosi ai rumori di qualche mercato, animando i portici di via Nizza o quelli di Porta Palazzo, affiancando i suoni del Giappone o di Debussy con quelli della poesia in lingua originale, contribuendo a scoprire gli orizzonti missionari di CAM come quelli aerospaziali di Altec: l’11 settembre infatti grazie al supporto di Altec si terrà un concerto del Duo Maleta nell’auditorium interno all’azienda, mentre il 15 settembre presso la Cappella dell’Ospedale Molinette il concerto del quartetto di tromboni A tiro, con un’anteprima dedicata ai pazienti del reparto di oncologia, è reso possibile dal supporto di Jacobacci Avvocati.
Due spazi del partner Intesa Sanpaolo saranno invece teatro di due appuntamenti: il 16 settembre nella Sala immersiva delle Gallerie d’Italia – Torino un gruppo di allievi del Laboratorio di Musica per immagini del Centro Civico di Formazione Musicale della Città di Torino, tenuto da Stefano Maccagno, accompagnerà dal vivo alcuni filmati della prima metà del ‘900, gentilmente concessi dal Museo Nazionale del Cinema, mentre il 19 settembre, in occasione della riapertura di Area X – lo spazio esperienziale dedicato alla diffusione della cultura assicurativa di Intesa Sanpaolo Assicurazioni – un quartetto di specializzandi del progetto Obiettivo Orchestra della Filarmonica TRT e della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo proporrà alcune delle composizioni di Ezio Bosso per la colonna sonora del film di Gabriele Salvatores Io non ho paura (2003).
La pratica di unire musica e immagini che ancor prima del cinema seguiva la musica descrittiva di Musorgskij, sarà il programma di un quintetto di fiati con voce narrante che andrà a raccontare i celebri Quadri di un’esposizione, con repliche per bambini e persone con disabilità al Polo del ‘900.
Da sempre a fianco della rassegna è la Fondazione Compagnia di San Paolo: nel 2025 la collaborazione si arricchisce con l’ospitalità di Spazio 0-6 presso il mercato di Piazza della Repubblica, il progetto “Soul Kitchen” sui disturbi alimentari, ma altri significativi tasselli comuni sono quelli che verranno realizzati con La cultura dietro l’angolo, da San Donato a Falchera e Vallette, ma anche uno stimolante incontro tra anziani e bambini in Barriera di Milano, presso l’imprescindibile Piazza Foroni, con il sonoro collante di un quintetto di ottoni.
MITO per la città, per le caratteristiche descritte, ha una natura in parte pubblica a ingresso gratuito e in buona parte obbligatoriamente riservata, come sarà illustrato nel calendario completo disponibile dal primo settembre e che conterrà tutte le informazioni per accedere ai concerti aperti al pubblico e le eventuali modalità di prenotazione.
MITO SettembreMusica è un progetto delle Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il sostegno del Partner Intesa Sanpaolo, della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT, dello sponsor Iren, con il supporto di Altec e Jacobacci Avvocati e del Charity Partner Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
Dal primo settembre calendario completo su www.mitoperlacitta.it
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