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Pinqua Porta Palazzo, approvata la rimodulazione dell’intervento. crescono gli alloggi per l’edilizia sociale, da 40 a 60
Consentirà di incrementare la disponibilità di alloggi di edilizia sociale la rimodulazione del progetto di rigenerazione urbana nell’area di Porta Palazzo, finanziato dal Programma Innovativo Nazionale della Qualità dell’Abitare (PinQua), nell’ambito dei fondi nazionali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La modifica si è resa necessaria per consentire il rispetto dei tempi di realizzazione dell’intervento di recupero e la riqualificazione dell’area posta al civico 13 di piazza della Repubblica, dove è prevista la realizzazione di un nuovo insediamento di edilizia residenziale pubblica, che la complessità del cantiere avrebbe messo a rischio.
Il provvedimento approvato questa mattina dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora alle Periferie e ai Progetti di Rigenerazione Urbana, Carlotta Salerno prevede la realizzazione nell’immobile di Porta Palazzo di 20 alloggi destinati agli anziani e per coabitazioni in famiglia – con locali comuni a piano terra e cortili interni all’isolato, attrezzati per attività ludiche a uso degli abitanti di tutto il quartiere e la manutenzione straordinaria con lavori di risanamento e messa a norma di ulteriori 40 alloggi nella zona nord della città.
Qui si procederà alla messa a norma dell’ impiantistica e ad interventi di ridistribuzione e riqualificazione degli spazi interni al fine di rendere le unità immobiliari pienamente rispondenti agli attuali requisiti igienico sanitari, di efficienza energetica e di accessibilità.
“Gli interventi, che saranno realizzati dall’ Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale (ATC), renderanno disponibili all’utilizzo, unità immobiliari al momento inagibili o degradate, per le quali non era possibile l’assegnazione – commenta l’assessora Carlotta Salerno – La riqualificazione degli alloggi permetterà di rispondere al crescente fabbisogno di edilizia abitativa pubblica e costituirà un fattore di rigenerazione del tessuto sociale”.
“Questi interventi – sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali e Abitative di Edilizia Pubblica – risposte concrete per contrastare la povertà abitativa, sempre più legata a fattori economici, sociali ma anche a mutamenti demografici come l’invecchiamento della popolazione. Proprio l’invecchiamento della popolazione richiede misure lungimiranti in materia di edilizia abitativa pubblica: dal 2026 saremo in grado di dare risposte concrete e innovative a un numero maggiore di persone”.
La rimodulazione dell’intervento, negoziata con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, è finanziata con 15 milioni di euro fondi Pnrr e 1 milione di euro con risorse della gestione speciale ex legge 560/93.
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