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Riserve MAB UNESCO dell’asta del Po: un’intesa per obiettivi comuni
L’assessore al Verde e alle Sponde fluviali Francesco Tresso ha partecipato ieri, in qualità di presidente della Riserva MaB Collina Po, a un incontro con le altre Riserve MAB UNESCO che insistono lungo l’asta del fiume Po. L’incontro ha avuto come risultato concreto la condivisione di un accordo importante tra le quattro Riserve della Biosfera, per individuare temi comuni e soprattutto le possibili modalità operative di lavoro comune per valorizzare lo sviluppo sostenibile delle aree rivierasche.
E’ con questo obiettivo strategico che le Riserve della Biosfera Monviso, Collina Po, Po Grande e Delta Po si sono riunite a Parma, presso la sede dell’Autorità di bacino Distrettuale del fiume Po, per approfondire e completare il protocollo d’intesa finalizzato a creare, per la prima volta, un cluster unico tra i riconoscimenti UNESCO nell’asta principale del Po che promuovono un rapporto equilibrato tra l’uomo e l’ambiente.
L’intesa vuole individuare tra le quattro aree MAB del Po obiettivi comuni sull’uso sostenibile della risorsa idrica, sulla tutela degli ecosistemi e paesaggi ad essa associati e sulla valorizzazione dei territori rivieraschi; una progettualità che sarà arricchita nelle singole Riserve della Biosfera, contribuendo così anche alla ricerca di eventuali finanziamenti necessari, a partire dalle rispettive strategie e con particolare riferimento all’ambito territoriale compreso dal reticolo idrografico del fiume Po.
L’accordo favorirà la diffusione e la conoscenza del Network Mondiale delle Riserve di Biosfera e il relativo scambio delle buone pratiche, promuovendo traguardi comuni prefissati e condividendoli, al contempo, anche nei territori interclusi tra i riconoscimenti MAB lungo l’asta del fiume Po attraverso incontri, convegni, modelli virtuosi replicabili. Particolare attenzione sarà infine rivolta al tema dell’educazione, contribuendo alla formazione delle nuove generazioni quale elemento chiave dello sviluppo sostenibile, in linea con il SDG 4 dell’Agenda ONU 2030, uno dei principali riferimenti del Programma MAB dell’UNESCO.
Tutti i partecipanti hanno concordato, all’unisono, che mai come ora, dalla sorgente alla foce, si renda necessario fare squadra attorno al corridoio ecologico del Po: un sistema ambientale complesso, sul quale incidono sempre più cambiamenti climatici, trasformazioni sociali e mutamenti economici, e sul quale dunque è indispensabile volgere adesso lo sguardo verso quella che potrà essere, in futuro, l’eredità da lasciare alle nuove generazioni.
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