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‘Soluzioni’ al centro della quinta Edizione di Biennale Tecnologia a Torino’
L’impatto della tecnologia su tutti gli aspetti della vita e della società sarà al centro della quinta edizione di Biennale Tecnologia che avrà come titolo ‘Soluzioni’ e si terrà a Torino dal 16 al 19 aprile 2026.
L’evento, organizzato dal Politecnico di Torino con il supporto di numerosi partner locali e nazionali, vuole rispondere a una domanda cruciale: come possiamo utilizzare la tecnologia per il bene comune? Una riflessione che parte dalle sfide poste dall’accelerazione tecnologica, per individuare risposte concrete e immaginare nuove prospettive.
Il programma, a ingresso libero e gratuito, proporrà incontri, lezioni, workshop, spettacoli e mostre con la partecipazione di esperti nazionali e internazionali. Al centro, non solo il rigore scientifico, ma anche i linguaggi della creatività, dalla letteratura al cinema, dal teatro alla musica, fino alle arti visive, per rendere l’innovazione accessibile e coinvolgente per tutti.
L’edizione 2026 si svilupperà attorno a tre filoni principali. Il primo, Culturtech, approfondirà il ruolo sempre più rilevante della tecnologia nella produzione e fruizione culturale, con un focus su industria dei contenuti e imprese culturali. Il secondo, Interfaccia uomo-macchina, analizzerà l’impatto dell’intelligenza artificiale su settori cruciali come salute, lavoro, educazione e neuroscienze, esplorando nuove forme di convivenza e ibridazione tra uomo e macchina. Il terzo filone sarà dedicato a installazioni artistiche, mostre e performance che racconteranno le tecnologie emergenti da un punto di vista creativo e sensibile
Nel programma anche altri momenti tematici che, sempre partendo dalla tecnologia, approfondiranno da più prospettive argomenti come lo sviluppo delle tecnologie spaziali, la geopolitica dell’innovazione, le scienze della vita, le tecnologie verdi, la mobilità, la città del futuro, l’economia, lo sport e molto altro.
Inoltre, la manifestazione uscirà dai confini del Politecnico per coinvolgere alcuni dei luoghi più significativi della città. Dal 17 al 19 aprile, infatti, gli eventi principali si terranno anche al Circolo dei Lettori, all’Accademia delle Scienze, al Teatro Carignano, al Teatro Regio, al Teatro Vittoria, al Museo del Risorgimento e all’Oratorio San Filippo Neri. Un modo per far dialogare scienza, tecnologia e patrimonio culturale, avvicinando ancora di più la cittadinanza ai temi della trasformazione digitale.
Non mancheranno le iniziative dedicate al mondo della scuola e ai più giovani, come la partecipazione a Torino Futura, progetto voluto dalla Città di Torino per moltiplicare le occasioni di socialità e dialogo tra i giovani, anche attraverso modalità di protagonismo civico . In questo ambito, si conferma anche per il 2026 il campus residenziale gratuito rivolto a oltre duecento studenti provenienti da tutta Italia.
Piazza San Carlo ospiterà il Villaggio della Tecnologia con laboratori, attività didattiche per famiglie e bambini e stand curati dai team studenteschi del Politecnico, che presenteranno ricerche, prototipi e invenzioni. Accanto agli stand sarà inoltre allestito un punto informativo dove i cittadini potranno consultare il programma, informarsi sugli eventi e le attività di Biennale Tecnologia, costruire grazie all’aiuto di personale qualificato i propri percorsi di visita
L’iniziativa Tecnologia Diffusa porterà invece la Biennale nei quartieri, grazie alla collaborazione con le Biblioteche Civiche e le Case del Quartiere, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio e variegato.
Tra gli appuntamenti attesi torna anche Politecnico Aperto, che aprirà le porte di laboratori e centri di ricerca per mostrare da vicino i progetti più avanzati dell’ateneo, con un’attenzione particolare alla ricerca applicata e al suo impatto sulla vita quotidiana.
Il rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati, evidenzia come l’edizione 2026 sia pensata per coinvolgere maggiormente la città: “Con il curatore abbiamo voluto aprire la Biennale non solo ai confini dell’Ateneo, ma anche ai luoghi simbolo di Torino, per favorire un dialogo diretto con la cittadinanza. Questo approccio risponde alla nostra terza missione: diffondere una cultura scientifica aperta, oggettiva e inclusiva, in grado di accompagnare le trasformazioni tecnologiche che interessano la società”.
Per il professor Guido Saracco, curatore residente della Biennale: “Biennale Tecnologia 2026 vuole offrire non solo una lettura critica delle trasformazioni in corso, ma anche soluzioni concrete che restituiscano consapevolezza e fiducia ai cittadini. Il festival coinvolgerà una pluralità di voci e strumenti comunicativi, grazie anche a nuove collaborazioni con enti culturali, economici e sociali, e alla partecipazione del nuovo centro Prometeo Tech Cultures del Politecnico, che darà ulteriore forza al dialogo culturale e tecnologico dell’evento”.
“Biennale Tecnologia è un’occasione preziosa per riflettere sull’impatto concreto della tecnologia sulla vita quotidiana di tutti — sottolinea Chiara Foglietta, assessora all’Innovazione e alla Transizione Digitale della Città di Torino —. In questo contesto, Torino si conferma un laboratorio vivo e dinamico per la sperimentazione tecnologica e l’innovazione sociale. Il riconoscimento come Capitale Europea dell’Innovazione 2025 sottolinea la forza di un ecosistema integrato, dove competenze scientifiche, cultura e imprenditoria lavorano insieme. Proprio per questo, con il nostro pacchetto per l’attrazione dei talenti stiamo costruendo un ambiente sempre più favorevole allo sviluppo di idee e progetti ad alto impatto tecnologico e sociale, promuovendo una crescita sostenibile e inclusiva.”
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