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Torino Green, gli investimenti ‘verdi’ della Città. 110mila tonnellate di CO² in meno l’anno grazie al Pnrr
Da due anni, con il claim ‘Torino cambia. Il Piano va veloce’, schede digitali, manifesti in giro per la città e maxi affissioni sui cantieri tengono costantemente informati i cittadini sui lavori in corso, avviati con fondi europei. Molti di questi interventi non solo trasformeranno lo spazio urbano, ma contribuiranno concretamente alla transizione ecologica e ambientale, verso una città sempre più verde. Sono azioni diffuse di rigenerazione urbana, efficientamento energetico e riqualificazione di scuole, biblioteche, residenze pubbliche, impianti sportivi, mercati, piazze e strade, che ora sono stati studiati per essere raccontati in chiave di sostenibilità.
Nasce così la nuova campagna TORINO GREEN, realizzata dal Gabinetto del Sindaco in collaborazione con il Politecnico di Torino e EST@energycenter, che si propone di analizzare le azioni intraprese ed il loro impatto, con dati scientifici e accessibili, quantificando quanto ciascuno di loro incida in termini di minori emissioni di gas climalteranti e inquinanti atmosferici.
“Con Torino Green – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – vogliamo raccontare che le trasformazioni in corso non solo migliorano la qualità della vita di chi abita, studia e lavora in città, ma generano anche benefici ambientali concreti e duraturi. Abbiamo voluto misurare questi impatti con precisione e lo abbiamo fatto insieme al Politecnico di Torino, perché crediamo in politiche fondate su dati solidi e trasparenti. E i dati ci confermano che i progetti che abbiamo messo in campo come amministrazione hanno un rilevante valore ambientale. Si tratta di miglioramenti strutturali, di esternalità positive che vanno ben oltre il singolo intervento, contribuendo in modo reale al contrasto del cambiamento climatico e all’inquinamento atmosferico. Torino affronta la sfida delle transizioni con responsabilità e visione, nel solco del suo ruolo di capitale europea dell’innovazione. Da qui nasce anche l’esigenza di divulgare questi dati in modo chiaro e accessibile, per rendere tutte e tutti autenticamente consapevoli e quindi protagonisti attivi di questo cambiamento”.
Il lavoro ha preso in esame un ampio database di circa mille interventi avviati in città con risorse europee del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, fondi della programmazione comunitaria ordinaria e risorse derivanti da cofinanziamento pubblico e privato, partendo da un’analisi sistematica delle azioni intraprese. Grazie a modelli di calcolo specifici, realizzati dagli esperti del Politecnico, è stato possibile stimare l’impatto ambientale di ogni intervento, misurando risparmi energetici, riduzioni di emissioni di CO₂ e inquinanti atmosferici e conseguenti benefici per la vivibilità urbana. Un approccio scientifico per misurare l’efficacia delle politiche di decarbonizzazione e riduzione dell’inquinamento atmosferico da parte della Città. Il progetto, caratterizzato da un approccio interdisciplinare su molteplici ambiti di intervento (come efficienza energetica degli edifici, trasporti e verde urbano), ha visto coinvolti nella varie fasi oltre dieci ricercatrici e ricercatori di tre diversi dipartimenti del Politecnico (DIATI, DENERG e DAD).
“I temi della sostenibilità sono al centro delle azioni e delle competenze del Politecnico. A livello internazionale siamo fra i primi 20 classificati (su quasi 1500 atenei) nel prestigioso Green Metric World Univerisity Ranking che valuta le azioni messe in campo sul tema dello sviluppo sostenibile, analizzando ambiti molto diversificati che vanno dalle infrastrutture dell’Ateneo alle azioni sui consumi e sulle scelte energetiche – ricorda il rettore del Politecnico Stefano Corgnati –. Valutare gli impatti scientifici che le grandi trasformazioni hanno sulla società è una delle nostre mission. Abbiamo così sviluppato questa collaborazione con la Città di Torino per fornire dati concreti che possano rendere più chiari e immediati i tanti interventi realizzati nell’ambito della trasformazione urbana in corso, attraverso l’utilizzo di fondi PNRR e della programmazione comunitaria ordinaria. È un esempio di collaborazione virtuosa tra università e città, che mette la conoscenza al servizio della collettività”.
Per fare qualche esempio, sono stati quantificati i benefici relativi a 50,79 chilometri in più di piste ciclabili entro il 2026; 31.700 nuovi alberi piantati tra il 2022 e il 2025; 18 impianti sportivi riqualificati tra il 2023 e il 2026; 19 biblioteche rimesse a nuovo tra il 2023 e il 2026; 318 nuovi autobus elettrici entro il 2026 (cui andrà ad aggiungersi la realizzazione della Linea 2 della metropolitana, che consentirà di ridurre in modo significativo l’uso dell’auto privata e le conseguenti emissioni).
Grazie al lavoro congiunto tra Città e Politecnico è stato stimato che i progetti attualmente in corso produrranno una riduzione di emissioni climalteranti di oltre 110mila tonnellate di CO2 l’anno, equivalenti alla capacità di assorbimento di circa 600mila alberi di alto fusto. In termini di inquinanti atmosferici, le stesse azioni producono una riduzione di circa 200mila kg/anno di NOx, di 38mila kg/anno di PM10 e di 13.500 Kg/anno di PM2.5, che corrispondono alle emissioni di circa 150mila veicoli diesel.
Nei giorni scorsi hanno fatto la loro comparsa in città i primi manifesti con immagini che richiamano gli interventi trattati, alcuni dei numeri più significativi e un Qr code che rimanda alla sezione dedicata del sito torinocambia.it.
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