Uncategorized
Torino-Lione, nuove prospettive per la mobilità transfrontaliera
Questa mattina a Modane, in Francia, si è svolta la prima riunione del comitato di pilotaggio nell’ambito dello studio dedicato alla progettazione della mobilità multimodale nei territori interessati dall’apertura del tunnel di base della Torino-Lione. L’iniziativa ha visto la partecipazione dell’assessore all’Urbanistica e alle Grandi Infrastrutture nel settore dei trasporti della Città di Torino Paolo Mazzoleni insieme ai rappresentanti della Regione Piemonte, delle regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Provenza-Alpi-Costa azzurra, dell’Agenzia della mobilità piemontese e dei rappresentanti dei comuni italiani e francesi coinvolti.
“Nell’ambito degli studi che stiamo realizzando per il lavoro sul Piano Regolatore Generale – ha dichiarato l’assessore Mazzoleni – emerge chiaramente che il rapporto di Torino con l’area metropolitana, le Valli e la Francia è una caratteristica fondamentale e un punto di forza del nostro territorio. Inoltre, una accurata pianificazione della mobilità locale e transfrontaliera successiva all’apertura della tav, e la sua implementazione con la mobilità metropolitana e urbana come proposto dallo studio, dal punto di vista della Città è certamente auspicabile”.
L’obiettivo dello studio è sviluppare un piano di mobilità a medio e lungo termine. Gli scenari elaborati prenderanno in considerazione sia i margini di miglioramento della situazione “senza” la nuova linea Torino-Lione sia le potenzialità di sviluppo con l’alta velocità in esercizio, senza dimenticare la Linea Storica sull’asse Italia-Francia, la cui rivitalizzazione potrebbe contribuire allo sviluppo socio-economico, turistico e culturale dell’area.
L’entrata in servizio della Torino-Lione porterà profondi cambiamenti nei flussi di mobilità tra Italia, Francia ed Europa, con effetti significativi anche sull’arco alpino. Tra gli elementi chiave di questa trasformazione vi sono la riduzione dei tempi di percorrenza con le principali metropoli europee e nazionali, la creazione di due nuove stazioni internazionali a Saint-Jean-de-Maurienne e Susa e la liberazione di capacità sulla linea storica. Questi fattori consentiranno di riorganizzare i servizi di trasporto nell’area della Valle di Susa, della Maurienne e del Grand Briançonnais, creando nuove opportunità sia per la mobilità locale che per i collegamenti con i territori limitrofi.
Leave a reply